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Come si può aprire Partita IVA come onicotecnico, attualmente?

Situazione in Italia

Sappiamo già che la professione di onicotecnico non è ancora stata riconosciuta come tale, almeno non a livello nazionale. Quindi si può aprire una propria attività in piena regola come onicotecnico?  Sì, ma solamente dopo aver conseguito il diploma della scuola di estetica. Infatti, ad oggi, l’attività di onicotecnico viene inclusa tra le attività di competenza dell’estetista (stiamo parlando a livello nazionale, le cose cambiano se analizziamo la situazione regione per regione).

Definizione di estetista

Ma perchè l’onicotecnico viene incluso tra le attività di competenza dell’estetista? La definizione data al comma 1 dell’art. 1, della legge nazionale 1/90 comprende nell’attività di estetista “tutte le prestazioni ed i trattamenti eseguiti sulla superficie del corpo umano il cui scopo esclusivo o prevalente sia quello di mantenerlo in perfette condizioni, di migliorarne e proteggerne l’aspetto estetico, modificandolo attraverso l’eliminazione o l’attenuazione degli inestetismi presenti”

Per come è definita l’attività di estetista, effettivamente sembra giusto inserire l’attività di onicotecnico al suo interno. D’altronde l’onicotecnico esegue prestazioni e trattamenti sulla superficie di unghie di mani e piedi, che fanno parte effettivamente del corpo umano. Ma spostiamo la nostra attenzione su un’altro dettaglio: la legge dell’estetica è datata 1990, quindi ha appena compiuto 30 anni.

Crescita e cambiamento del settore estetico

Il numero complessivo di centri estetici è cresciuto oltre il 70% dal 2007 al 2017 e, per quanto riguarda il fatturato, il settore riesce a mettere insieme poco meno di 180 milioni di euro, ai quali devono essere aggiunti i cosmetici per utilizzo professionale che vanno ad accumulare quasi 240 milioni di euro. A dare il segno di questo notevole mutamento sono stati due report presentati recentemente al Cosmoprof.  I due studi sono stati realizzati dall’Istituto Tiepoli di Milano, per conto dell’Associazione Cosmetica Italia e da MicroMarketingAnalysisSystem (Mmas). 

La crescita esponenziale del settore estetico sposta l’attenzione su un altro dettaglio: la nascita di nuove professioni. Quante volte abbiamo sentito parlare di “lash maker”, “make up artist”, “microblading artist”, “estetista sociale e oncologica” e, ovviamente, di “onicotecnico”? Queste sono alcune delle nuove professioni estetiche nate nell’ultimo ventennio, che abbiamo visto crescere esponenzialmente. Unico problema: non sono riconosciute. Tutte rientrano nella figura dell’estetista. Quindi, ognuna di queste persone specializzate privatamente presso aziende di settore, per operare deve obbligatoriamente possedere la licenza di estetista; nonostante il programma formativo della scuola di estetica sia riduttivo e del tutto inadeguato per quanto riguarda l’insegnamento delle professioni sopracitate. 

Purtroppo però, attualmente, questo è l’unico percorso valido per poter aprire una propria attività in piena regola.

Percorsi per diventare estetista

Andiamo ad analizzare i tre percorsi praticabili per diventare estetista, dopo l’assolvimento dell’obbligo scolastico:

1) Frequentando il corso regionale di 2 anni , minimo di 900 ore, seguito da un corso di specializzazione di un anno oppure da un anno di inserimento presso un centro estetico;

2) Svolgendo un rapporto di apprendistato presso un centro estetico, seguito da un anno di lavoro qualificato, a tempo pieno, presso un centro estetico o uno studio medico specializzato. Dopodiché, si deve frequentare il corso regionale di almeno 300 ore di formazione teorica, integrativo delle cognizioni pratiche acquisite;

3) Attività lavorativa qualificata per un periodo minimo di 3 anni (anche non continuativi) come dipendente o collaboratore familiare, svolto nei 5 anni antecedenti allo svolgimento del corso di formazione teorica; seguita dal corso regionale di almeno 300 ore di formazione teorica, integrativo delle cognizioni pratiche acquisite. 

Alla fine di ognuno di questi percorsi si dovrà accedere e superare l’apposito esame teorico-pratico per ricevere la licenza di estetista, con la quale sarà possibile aprire finalmente una propria attività.